Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
All’ASP di Vibo Valentia si vive, ormai da tempo, una situazione alquanto “surreale”: da un lato si imputano alle carenze di organico le gravissime disfunzioni che si registrano in tutti i reparti dei centri ospedalieri e nei distretti territoriali;
dall’altro lato, al contrario, si procede a “tagliare” il personale sanitario in servizio. Infatti, su 40 operatori sanitari (15 OSS e 25 infermieri), assunti nel periodo del covid-19 (si tratta di facenti parte dei cosiddetti “eroi del covid” che tanto hanno dato alla nostra comunità per il rischioso lavoro espletato durante la recente pandemia), soltanto 17 si sono visti prorogare, per soli due mesi, il contratto di lavoro a tempo determinato. Quanto accaduto ha suscitato e continua a suscitare sconcerto e rabbia, sia nel mondo politico che sindacale oltre che nella società civile, provocando dei disservizi in termini di risposta sanitaria. Il provvedimento assunto denota un approccio superficiale, essenzialmente “burocratico” e privo di prospettive future, da parte di chi governa l’ASP di Vibo Valentia, nei confronti di un problema, estremamente delicato e serio, quale è quello del reale fabbisogno di personale nel contesto della sanità vibonese. In pratica, si è proceduto a “tagliare” sic et simpliciter, senza pensare minimamente alle conseguenze immediate e future di detto taglio sul concreto funzionamento del sistema sanitario locale e senza pianificare alcun percorso di stabilizzazione nei confronti di quei lavoratori che hanno già raggiunto i requisiti per una contrattualizzazione a tempo indeterminato. Il tutto avviene in un momento in cui le carenze di organico vengono, da ogni parte, additate come la causa primaria del malfunzionamento della sanità vibonese e calabrese. A ciò si aggiunga che è, ormai, acquisito quale dato oggettivo e, dunque, incontrovertibile, la circostanza che, se si dovessero, realmente, applicare i numerosi decreti finora emanati dal Commissario Occhiuto in relazione alla rete sanitaria ospedaliera e territoriale nonché alla medicina di prossimità (con le conseguenti previste aperture degli ospedali di comunità, delle case di comunità e delle COT), sarebbe assolutamente necessario procedere al reclutamento di ulteriori ingenti risorse umane al fine di garantire il rispetto dei LEA. Urge, dunque, un immediato intervento risolutivo del problema di che trattasi, che operi nella prospettiva della necessaria futura elaborazione, non più procrastinabile, di un piano del fabbisogno di personale che guardi alle reali e concrete esigenze della sanità vibonese. Infine, è utile ricordare che la questione della giusta e definitiva collocazione lavorativa degli operatori sanitari di cui si discute nella presente interrogazione, è, da tempo, nota, al Commissario Occhiuto, avendo, lo stesso, nei mesi scorsi, incontrato, nei locali della Prefettura di Vibo Valentia, una delegazione di detti operatori sanitari. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,
Per sapere:
quali utili ed urgenti iniziative si intende adottare per procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari dell’Asp di Vibo Valentia che hanno raggiunto i requisiti richiesti dalla legge per la contrattualizzazione a tempo indeterminato.
13/01/2025
R. MAMMOLITI, A. LO SCHIAVO,