“Abrogazione dell’articolo 14 della legge regionale 26 novembre 2024, n. 36(Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n.24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022, N. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative)”. Progetto di legge n.336

RELAZIONE
Premessa
La proposta di legge mira all’abrogazione dell’articolo 14 della legge regionale 36/2024, che introduce il
divieto di realizzare impianti di produzione energetica alimentati da biomasse nei parchi nazionali e
regionali della Calabria con una potenza superiore a 10 MW termici. Tale norma prevede anche l’obbligo
per gli impianti esistenti di ridurre la potenza entro sei mesi, pena la revoca delle autorizzazioni. La presente
relazione illustra le ragioni economiche, ambientali e sociali che rendono necessaria l’abrogazione di tale
articolo.
Contesto e Funzionamento degli Impianti a Biomasse
Le centrali a biomasse producono energia elettrica e termica utilizzando materiali organici quali residui di
potature, scarti agroindustriali e cippato di legno. In Calabria, queste centrali rappresentano un pilastro per
l’economia locale e per la gestione sostenibile del patrimonio forestale. Tra gli impianti principali, spicca
la Centrale del Mercure, riconvertita dall’ENEL nei primi anni 2000 con il supporto delle amministrazioni
locali e nel rispetto delle politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili.
Dal 2010, la Regione Calabria ha sostenuto la centrale con modifiche normative che ne hanno consentito
la riattivazione. Attualmente, l’impianto opera con una potenza complessiva di 35 MW elettrici netti, con
regolare autorizzazione del Dipartimento Attività Produttive (decreto n. 13359 del 24.11.2015),
contribuendo significativamente alla produzione energetica rinnovabile e alla prevenzione degli incendi
boschivi grazie alla gestione forestale sostenibile.

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