Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
– il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, che garantisce l’accesso universale a cure e servizi sanitari adeguati per tutti i cittadini;
– la città di Crotone e l’intera area della provincia soffrono da anni di una grave carenza di servizi sanitari essenziali, in particolare per quanto riguarda l’accesso alla medicina nucleare e a terapie come la radioterapia e la PET (Tomografia a Emissione di Positroni);
– i cittadini crotonesi sono costretti a spostarsi verso Catanzaro o, in alternativa, a rivolgersi a strutture sanitarie private, con un conseguente aggravio economico e psicologico, oltre a ritardi potenzialmente pericolosi per la diagnosi e il trattamento di patologie gravi, tra cui il cancro. Considerato che: – la medicina nucleare è essenziale per la diagnosi precoce e il trattamento di molte patologie, in particolare oncologiche. La mancanza di queste prestazioni sul territorio penalizza gravemente i cittadini crotonesi rispetto ad altre aree della Calabria;
– la dipendenza da strutture private rappresenta una violazione del principio di equità nel servizio sanitario nazionale, che dovrebbe garantire a tutti i cittadini un accesso paritario alle cure senza discriminazioni di tipo geografico o economico;
– il potenziamento delle strutture sanitarie locali ridurrebbe significativamente i costi per il sistema sanitario regionale, migliorerebbe l’efficienza e diminuirebbe il fenomeno della migrazione sanitaria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria,
Per sapere:
se sia a conoscenza delle gravi carenze sanitarie che affliggono la provincia di Crotone, in particolare della mancanza di un’unità operativa di medicina nucleare e di strutture per la radioterapia;
– quali azioni concrete intenda intraprendere per colmare queste lacune e garantire ai cittadini crotonesi un accesso equo a servizi sanitari essenziali;
– se la Regione intenda avviare un piano straordinario per l’installazione di apparecchiature PET, di radioterapia e di altri servizi diagnostici e terapeutici a Crotone, così da evitare lo spostamento forzato dei pazienti verso altre città;
– se sia prevista una revisione delle convenzioni con le strutture private per garantire che i servizi essenziali vengano prioritariamente resi disponibili nelle strutture pubbliche.
04/12/2024
E. ALECCI