Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
- Il recente DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha approvato, come è noto, un documento che, modificando ed integrando l’analogo documento approvato dal precedente DCA n. 64 del 5 luglio 2016, riorganizza, su tutto il territorio regionale, la rete ospedaliera, la rete dell’emergenza-urgenza e le reti tempo-dipendenti. – Con specifico riferimento alla Provincia di Vibo Valentia, il documento previsto dal DCA n. 198 del 12 luglio 2023 non può, assolutamente, essere condiviso in quanto contempla un piano di ridimensionamento e di riorganizzazione del relativo sistema sanitario che risulta fortemente penalizzante sotto il profilo dei posti letto assegnati nonché totalmente inadeguato sotto il profilo delle concrete caratteristiche sociali e territoriali del Vibonese. Infatti, sotto il primo profilo, alla Provincia di Vibo Valentia, vengono assegnati, in media, 2,39 posti letto per mille abitanti, una cifra che si colloca, addirittura, al di sotto della soglia dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che prevedono, per tutto il territorio nazionale, un minimo di 3 posti letto per mille abitanti. Sotto il secondo profilo, il documento di che trattasi detta una normativa che è, sostanzialmente, preordinata al progressivo smantellamento delle strutture ospedaliere periferiche, con ciò dimostrando di non tenere in alcuna considerazione le specifiche caratteristiche orografiche del territorio e le difficili condizioni dell’assetto viario che rendono complessi i trasporti e le comunicazioni e che, pertanto, richiederebbero, al contrario, un rafforzamento della rete ospedaliera decentralizzata al fine di consentire una più facile ed omogenea fruibilità del servizio sanitario su tutto il territorio provinciale. In particolare, nella parte del documento di cui al DCA n. 198 del 12 luglio 2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è contenuta la previsione normativa secondo la quale, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo nosocomio. Ciò comporterà l’inevitabile perdita di molti importanti reparti (in primis medicina e chirurgia) e genererà il serio e concreto rischio di chiusura dei predetti presidi ospedalieri di Serra San Bruno e di Tropea. Non c’è dubbio alcuno che gli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea rivestono un ruolo fondamentale ed imprescindibile nel quadro del sistema sanitario vibonese. Senza i precitati Ospedali, vaste aree del territorio provinciale (quella litoranea e quella collinare-montuosa) resterebbero sostanzialmente prive di copertura sanitaria, soprattutto a causa della loro notevole distanza dalla città di Vibo Valentia nonché a causa delle loro caratteristiche geografiche che rendono estremamente complicata la comunicazione con l’anzidetta città. Urge, pertanto, un intervento del Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, diretto, da un lato, ad eliminare, nell’immediatezza, la previsione normativa de qua e, dall’altro lato, a fornire, agli Ospedali di Tropea e Serra San Bruno, concreti strumenti per poter assolvere, alla luce di criteri di efficacia, efficienza ed economicità, la funzione loro formalmente attribuita di “Ospedali Territoriali” (più precisamente, nel caso di Serra San Bruno, di “Ospedale Territoriale di Zona Disagiata”. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,
Per sapere:
per quale utile e valida ragione, nella parte del documento di cui al DCA n. 198 del 12 luglio 2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è stata inserita la norma che prevede che, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo nosocomio.
R. MAMMOLITI