Aree interne, il Pd apre al dialogo ma spinge per una riforma di sistema. «Servono risorse e strumenti per una risposta concreta che eviti lo spopolamento della Calabria»

I Dipartimenti del Pd Enti Locali e Aree Interne hanno elaborato un documento programmatico che hanno sottoposto all’attenzione del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua.
Il presidente dei dem a palazzo Campanella si è impegnato a convocare una riunione del gruppo consiliare per approfondire la tematica e promuovere una eventuale iniziativa pubblica sul tema.
La valorizzazione delle aree interne, da tempo abbandonate al loro destino specialmente dopo la soppressione delle Comunità montane, rappresenta una priorità per la Calabria. Il Pd è da sempre attento a questa tematica e da tempo lavora per superare le storiche debolezze dei Comuni interni e più fragili, alle quali si sono aggiunte, da ultimo, le ulteriori criticità derivanti da un assai discutibile dimensionamento scolastico e dal progressivo indebolimento dei servizi sanitari su tutte le aree montane calabresi che vivono un drammatico e progressivo spopolamento che occorre limitare utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.
Non possiamo, dunque, che accogliere positivamente la proposta di legge presentata dal presidente Mancuso e dall’assessore Gallo che, però, può essere considerata come una semplice base di partenza per avviare un confronto ampio e costruttivo per arrivare ad una proposta che sia davvero in grado di dare uno slancio alle aree più in difficoltà della nostra Regione.
Ad esempio all’interno del progetto di legge andrebbero inserite anche norme che spingano fortemente verso la fusione di Comuni montani con incentivi forti e premialità sostanziali, considerando che, attualmente, i Comuni con meno di 5000 abitanti in Calabria sono 324, ossia il 79,2% del totale. Un reale contrasto al depauperamento demografico e alla desertificazione produttiva passa inevitabilmente dalla ricostruzione della rete dei servizi primari: sanità, scuola, poste, sicurezza e dalla ricostituzione di un tessuto economico produttivo. Servono, dunque, ingenti investimenti da parte della Regione attraverso l’utilizzo degli strumenti oggi a disposizione quali il Pnrr, i fondi comunitari e quelli per l’innovazione tecnologica che, attraverso il ricorso allo smart working, permetterebbe la permanenza di migliaia di giovani in questi territori.
«Siamo disponibili al dialogo – spiega il capogruppo dem Mimmo Bevacqua – e a lavorare ad un progetto di riforma complessiva che metta a sistema tutti gli strumenti a nostra disposizione per dare risposte concrete alle tante Comunità calabresi in difficoltà. Un passaggio nevralgico se davvero vogliamo evitare che lo spopolamento della nostra Regione azzeri ogni speranza di futuro. Un ringraziamento va ai Dipartimenti del Pd e ai loro rispettivi responsabili Pasquale Mancuso e Salvatore Monaco, che stanno lavorando alla tematica e con i quali proseguirà il confronto nelle prossime settimane».

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