L’esponente del Pd chiede di conoscere l’entità degli eventuali ristori da erogare ai comuni in provincia di Vibo colpiti dai devastanti roghi. Chiesti lumi anche sugli interventi finalizzati a prevenire fiamme e fuoco che hanno divorato ettari di macchia mediterranea
“Nei giorni scorsi il territorio vibonese è stato colpito da numerosi incendi che hanno devastato un’area di macchia mediterranea di proporzioni enormi, con un danno incalcolabile per l’ambiente e l’economia del territorio”. In riferimento a tale problematica, per richiamare l’attenzione della Giunta Occhiuto, il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti ha presentato un’apposita interrogazione al fine di chiedere formalmente risposte adeguate. “Quanto accaduto dimostra che i provvedimenti intrapresi, senza il necessario presidio del territorio, non bastano a vigilare e sorvegliare le aree boschive e rurali calabresi. Solo attraverso un incremento delle risorse umane preposte alla cura, monitoraggio e gestione dei territori, unitamente all’implementazione dei mezzi ed all’utilizzo dei droni, è possibile rendere la sorveglianza più efficace agendo così sul versante della prevenzione e non soltanto dello spegnimento. Nelle giornate del 21 e del 22 settembre, la provincia di Vibo Valentia è stata colpita da numerosissimi incendi. Roghi di vaste proporzioni si sono sviluppati nei comuni di Vibo Valentia, Mileto, Ionadi, Ricadi, Spilinga, Drapia, Pizzo Calabro, Francavilla Angitola, Briatico, Parghelia, Zaccanopoli, Zungri e Maierato. In poco tempo – ricorda Mammoliti – le fiamme hanno letteralmente distrutto migliaia di ettari di macchia mediterranea, giungendo a minacciare, seriamente, diversi centri abitati.
In molti casi, a domare le fiamme ormai arrivate in prossimità delle abitazioni, sono stati gli stessi cittadini muniti di secchi d’acqua e tubi e, talvolta, carabinieri ed agenti della polizia giunti in soccorso. I vigili del fuoco non sempre sono riusciti a raggiungere i luoghi interessati dai roghi, in quanto impegnati, contemporaneamente, a spegnere incendi scoppiati in altri posti. A mero titolo esemplificativo: a Briatico e a Parghelia, le fiamme hanno lambito alcuni villaggi turistici, costringendo i bagnanti a lasciare la spiaggia; a Drapia intere pinete sono state carbonizzate e tutta la zona che circonda la “Cittadella di Padre Pio” è stata completamente devastata; a Mileto, le fiamme hanno lambito le abitazione del paese; a Vibo Valentia, nella frazione di Bivona, ha preso fuoco la storica struttura che ospitava le sale ricevimenti ed il ristorante del Lido degli Aranci; a causa delle fiamme nei pressi della linea ferroviaria, è stata bloccata la circolazione dei treni all’altezza della stazione di Vibo-Pizzo e sono state chiuse al transito la strada che collega Vibo Marina a Pizzo e la strada provinciale per Spilinga; a Zaccanopoli, un incendio di vaste proporzioni ha lambito le abitazioni del paese e il cimitero; nella fiumara della “Ruffa”, nel tratto ricadente nei comuni di Ricadi e di Spilinga, è bruciata quel poco di vegetazione che era scampata ad un altro grosso incendio scoppiato lo scorso mese di luglio. Ovunque risultano distrutti vigneti, uliveti, frutteti, ortaggi oltre che diversi casolari, stalle e altri ricoveri di animali domestici. I danni arrecati all’agricoltura, all’allevamento, alle aziende agrituristiche e alla flora e fauna selvatica sono immani ed urge una loro quantificazione al fine di predisporre, prontamente, idonee misure di aiuto e di ristoro. Nel mese di giugno del 2022, il sottoscritto consigliere – aggiunge Mammoliti – al fine di fronteggiare adeguatamente il fenomeno degli incendi estivi su tutto il territorio della Calabria, evidenziava, attraverso un’apposita interrogazione rivolta al presidente della giunta regionale e all’assessore all’Agricoltura e Forestazione, la necessità di mettere in campo e sviluppare strategie di carattere preventivo che giudicava più efficaci e meno costose rispetto a quelle, pur importanti, basate, esclusivamente, su interventi ex post diretti a spegnere o ad arginare gli incendi già scoppiati. E fra le strategie di carattere preventivo auspicate, indicava, anzitutto, l’esigenza di un poderoso incremento delle risorse umane impiegate per presidiare, curare e gestire le aree boschive della Calabria. Quanto accaduto in provincia di Vibo Valentia nelle giornate del 21 e del 22 settembre non fa altro che confermare l’anzidetta esigenza e denota come la pur condivisibile “strategia dei droni” messa in campo dall’attuale Governo regionale, senza un’adeguata manutenzione del territorio, non basti a vigilare e sorvegliare le aree boschive e rurali calabresi”. Per tali motivi, il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti interroga il presidente della giunta regionale e l’assessore competente in materia, per sapere: 1) se e quali utili e tempestive iniziative si intendono adottare per rafforzare un’azione di prevenzione al fine di fronteggiare, in modo efficace e risolutivo, il devastante fenomeno degli incendi estivi nella provincia di Vibo Valentia e in tutta la Calabria; 2) quali urgenti ed idonee misure di aiuto e di ristoro dei danni subiti si intendono adottare in favore dei comuni della provincia di Vibo Valentia colpiti dagli incendi del 21 e del 22