Infrastrutture e sanità, i problemi dei comuni della Sila cosentina

Il finanziamento per la “Sila-Mare” ha dato speranza alle popolazioni silane alle prese, in questo momento, con un preoccupante isolamento. Quando ci sono problemi alle vie di comunicazione, come sta accadendo ai comuni della sila cosentina, in primis Longobucco, ci sono conseguenze per le scuole, per il lavoro, ma anche per la salute dei cittadini.

Si tratta, tra l’altro, in questo caso di centri già geograficamente lontani da strutture ospedaliere importanti. I problemi sanitari della Calabria, uniti a quelli infrastrutturali, possono diventare, quindi, un mix esplosivo. Sarebbe auspicabile rivedere la geografia sanitaria della regione e puntare sulla medicina territoriale, ma la carenza dei medici rende difficile tutto ciò. In alcuni casi una soluzione potrebbe essere la telemedicina. Anche questo tema è stato argomento di discussione in alcuni incontri svolti nei giorni scorsi. Occorre, però, puntare su infrastrutture digitali.

“Già in condizioni normali – ha detto la consigliere regionale, Amalia Bruni – quì non ci sono ambulanze o arrivano senza medico. La telemedicina è teoricamente possibile, ma quì a Longobucco tutta la zona è sprovvista di internet. Il Presidente della Regione che dice che bisogna collegare il 118 alle reti internet, dice cose possibili in altre regioni o in altre zone della Calabria, ma non in queste aree”.

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