Oggi il Consiglio Regionale ha approvato una proposta di legge che apporta delle modifiche alla legge regionale di istituzione dell’ARPACAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) al fine di garantire un rafforzamento della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. Negli intenti questa legge appare necessaria, poiché ARPACAL fornisce, o meglio, dovrebbe fornire supporto a 360 gradi alla Regione Calabria nella tutela e la salvaguardia della biodiversità e la gestione dello sviluppo sostenibile. Ma la realtà dei fatti è ben diversa. Oltre un anno fa, infatti, avevo già segnalato con forza il pericolo che il management di Arpacal non sarebbe stato in grado di rendere operativo un importantissimo progetto della durata di 2 anni riguardante lo studio dello stato di salute di tutte le acque della regione. Il progetto, con oltre 2 milioni di euro di fondi europei già stanziati avrebbe previsto un approfondito monitoraggio e l’analisi di mari, fiumi, laghi e sorgenti di tutto il territorio regionale. Ad oggi, possiamo affermare che questo progetto non si concretizzerà, con una doppia beffa per i cittadini calabresi. Da un lato l’ennesima prova di incapacità nello spendere fondi europei già stanziati. Dall’altro, l’aver perso definitivamente la possibilità di analizzare e tutelare lo stato di salute di uno dei nostri beni più preziosi: l’acqua. Tra l’altro, questo progetto avrebbe avuto l’importantissimo obiettivo di smentire i dati catastrofici riportati dall’ultimo monitoraggio effettuato da un’agenzia esterna nel 2019, dati considerati non assolutamente verosimili da parte degli esperti della Regione e del Ministero. Nel caso si fosse stati capaci di portare a termine il progetto, inoltre, per la prima volta la Regione sarebbe stata in possesso di dati interni sullo stato di salute dei bacini idrici, fondamentali per la programmazione di numerosi settori negli anni successivi.
Per tenere alta l’attenzione su questo argomento, in maniera costruttiva secondo il mio mandato di Consigliere regionale, avevo anche presentato ben tre interrogazioni, a cui non sono seguite risposte da parte della Giunta, se non in un caso, con una risposta che rinviava a nuova data per l’esecuzione del progetto, a causa di un ritardo nella contrattualizzazione di 8 super-esperti da affiancare all’Agenzia. Ebbene, dopo alcuni mesi dalla pubblicazione, l’avviso per l’individuazione di questo super team è stato ritirato, certificando un fallimento su tutta la linea. Tra l’altro, mi fa specie, che oggi, mentre si discutevano elementi così importanti sul tema dell’ambiente, il neo Assessore all’Ambiente Minenna non fosse presente in aula.
All’inizio di questa legislatura, il Presidente Occhiuto aveva dichiarato di voler lavorare a pieno regime per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, con l’utilizzo di droni, elicotteri e tutti gli strumenti utili, non facendo sconti a nessuno e ingaggiando una dura battaglia contro i furbetti della depurazione. Eppure, il dato di fatto odierno è che la Regione Calabria attraverso i vertici di Arpacal non è riuscita a portare a termine un progetto importantissimo per il futuro dei nostri territori, già finanziato con 2 milioni di euro. Tutto ciò è davvero molto sconfortante!