Muraca (PD): Servono risposte per l’ospedale di Melito

«Servono risposte immediate sulla situazione di emergenza in cui versa l’ospedale Tiberio Evoli di Melito e interventi urgenti». È quanto ha chiesto il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Muraca, esprimendo preoccupazione per le carenze strutturali e organizzative che minano l’efficacia del nosocomio rilevate  a seguito di un sopralluogo.

Durante la visita, sono emersi numerosi problemi, tra cui la grave carenza di personale, il sovraccarico del pronto soccorso, dei reparti di Chirurgia e Cardiologia Riabilitativa e la mancata disponibilità di posti letto per il reparto di Medicina Interna, che dovrebbe disporre di 28 letti ma ne garantisce solo 18.

Già i sindaci dell’Area Grecanica, durante gli scorsi giorni, avevano segnalato le difficoltà strutturali e organizzative dell’ospedale, chiedendo interventi urgenti per garantire un servizio sanitario adeguato ai cittadini. In particolare, appare evidente la difficoltà del reparto di Oncologia, anche alla luce delle gravi carenze di personale di radiologia e dell’insufficienza di locali in cui accogliere dignitosamente gli assistiti, costretti ad attendere lungo il corridoio e nelle scale il proprio turno di visita. 

«Inoltre, tenuto conto degli eccezionali risultati e dei volumi delle prestazioni il reparto di Oncologia del Tiberio Evoli – ha spiegato Muraca -, dovrebbe essere elevata ad un’unità operativa dipartimentale per godere di una maggiore autonomia. Diventa quindi urgente un intervento regionale per riorganizzare i reparti e garantire i livelli essenziali di assistenza».

« Le condizioni in cui si opera al Tiberio Evoli – ha continuato – che mettono in difficoltà i medici e gli infermieri rischiando di non tutelare in maniera adeguata il diritto alla salute dei cittadini, non può più essere ignorata. È urgente un piano straordinario di intervento che garantisca il pieno funzionamento dell’ospedale e la sicurezza per i cittadini. La comunità dell’Area Grecanica merita risposte immediate e azioni concrete da parte delle autorità competenti che mettano la struttura ospedaliera, anche dal punto di vista organizzativo, nelle migliori condizioni per potere operare».

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