Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
• il Centro antiviolenza ‘Roberta Lanzino’ di Cosenza è attivo da oltre 35 anni e rappresenta un presidio fondamentale nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere, fornendo sostegno e protezione alle donne vittime di violenza e ai loro figli;
• la sede del Centro si trova in Via Ernesto Fagiani, 17 (Cosenza) presso i locali assegnati dalla Regione Calabria;
• recentemente, il Centro è stato costretto a sospendere le attività a causa dell’interruzione improvvisa della fornitura di energia elettrica da parte della Regione Calabria, senza alcun preavviso e senza fornire alcuna soluzione alternativa;
• tale situazione ha determinato l’impossibilità per le operatrici e le volontarie del centro di proseguire il loro lavoro, privando il territorio di un servizio essenziale per la sicurezza e la tutela delle donne;
• il Centro, nonostante si sia prontamente attivato inviando una richiesta formale in data 07 dicembre 2024 all’Ufficio Economato e del Patrimonio della Regione Calabria al fine di avere un riscontro rispetto a ciò che stava accadendo, non ha ricevuto alcuna risposta in merito a dimostrazione non soltanto dell’inefficienza burocratica da parte delle Istituzioni, ma anche di una grave negligenza che può causare conseguenze negative, gravi, immediate e a lungo termine nella lotta contro la violenza di genere;
• in data 08 febbraio 2025 un’altra nota è stata inviata a mezzo pec evidenziando ancora una volta l’impossibilità di continuare il servizio svolto quotidianamente a sostegno delle donne che vivono una situazione di disagio, nonché di proseguire con le attività progettuali in essere, oltre a determinare l’impossibilità dell’attività di ascolto telefonico collegato al numero di pubblica utilità 1522 del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Rilevato che: • in data 2 gennaio 2025 è stata depositata, a firma della scrivente consigliera regionale, una proposta di legge recante: “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere sulle donne e loro figli”, che prevede una pianificazione chiara, la costituzione di un fondo unico regionale per la gestione dei servizi e il sostegno economico stabile alle strutture che operano in questo ambito. • tuttavia, la proposta di legge non è stata ancora discussa, e ciò ha impedito l’adozione di quegli strumenti che avrebbero potuto evitare situazioni di questo tipo, grazie a una programmazione strutturale e una pianificazione adeguata. Considerato che: • il Centro Lanzino è collegato al numero di pubblica utilità 1522 (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità) e rappresenta un punto di riferimento strategico per il territorio nella lotta alla violenza di genere;
• la sospensione delle attività non solo priva le donne di un supporto fondamentale, ma espone il territorio al rischio di impoverimento del sistema di protezione sociale;
• non è stata fornita alcuna indicazione ufficiale sul futuro della struttura e sulle misure necessarie per garantire la continuità delle attività del Centro. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1. quali misure intende adottare per garantire la continuità delle attività del Centro ‘Roberta Lanzino’ essendo un punto di riferimento strategico e collegato al numero di pubblica utilità 1522;
2. in quale sede saranno trasferite le operatrici e le volontarie in attesa della ristrutturazione di quella attuale;
3. il motivo per il quale non è stata individuata una sede alternativa prima della sospensione delle attività e quali sono le tempistiche previste per la messa a norma della struttura di via Ernesto Fagiani, 17;
4. quali risorse saranno messe a disposizione per assicurare la riapertura del Centro e la continuità delle sue attività al fine di non lasciare le donne del territorio prive di un presidio così fondamentale.
11/02/2025
A. BRUNI