Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
Con decreto del 06.08.2020, il Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura – Dipartimento delle Politiche Competitive, della Qualità Agroalimentare, della Pesca e dell’Ippica (afferente al Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali), al fine di dare attuazione all’art. 6, comma 1, del D.M. n. 13128 del 31.12.2019, vietava la pesca professionale esercitata con gli attrezzi “rete a strascico a divergenti”, “ sfogliara rapido”, “reti gemelle a divergenti”, “reti da traino pelagiche a coppia”, “reti da traino pelagiche a divergenti”, e “draghe tirate da natanti (ex traino per molluschi)”, in tutta una serie di aree marittime nazionali fra le quali risultava anche quella indicata come “Area prospiciente Amantea”. In particolare, il decreto precisava che l’anzidetta area marittima era quella delimitata, a terra, dalla linea di costa, e, a mare, dalla congiungente i punti individuati da determinate coordinate che venivano riportate ed indicate nel dettaglio. Ebbene, subito dopo l’emanazione del decreto dirigenziale, alcune associazioni di categoria della pesca si accorgevano che, riportando su Google Earth le precitate coordinate, l’area sottoposta al divieto di pesca non era quella prospiciente Amantea, bensì quasi tutto il Golfo di Sant’Eufemia. L’anzidetta circostanza veniva, nell’immediatezza, fatta notare dalle associazioni di categoria della pesca, alla competente Direzione Ministeriale alla quale veniva chiesto di risolvere l’incongruenza rilevata, correggendo le coordinate e confermando che l’area marittima che s’intendeva sottoporre a divieto di pesca non era il Golfo di Sant’Eufemia, bensì il mare prospiciente Amantea. Tuttavia, ad oggi, non solo non vi è stato alcun riscontro da parte della Direzione Ministeriale, ma la Capitaneria di porto di Vibo Valentia, in qualità di Autorità di Vigilanza sulla pesca, ha ritenuto opportuno applicare, in via cautelativa, il divieto di pesca a tutto il Golfo di Sant’Eufemia, con ciò facendo prevalere, nel dubbio, il dato tecnico-numerico delle coordinate indicate nel decreto su quello letterale (anch’esso contenuto nel decreto) che, invece, parla, espressamente, di divieto di pesca limitato all’area prospiciente Amantea. E’ evidente che, sottoponendo a divieto quasi tutto il Golfo di Sant’Eufemia anziché la ben più piccola area prospiciente Amantea, si arreca un gravissimo danno all’attività di pesca, attività che, già da tempo, soffre una profonda crisi per ragioni legate, in gran parte, alla progressiva diminuzione, qualitativa e quantitativa, delle specie ittiche pescabili. Infine, è utile ricordare che la questione della incongruenza, contenuta nel decreto dirigenziale del 06.08.2020, fra l’indicazione dell’area marittima calabrese sottoposta a divieto di pesca e le relative coordinate che dovrebbero concretamente individuare detta area, è stata, prontamente, resa nota, al (tuttora) Assessore Gianluca Gallo, dal Consigliere regionale (oggi Vice Presidente della Giunta regionale) Pietro Molinaro con missiva del 30.09.2020. Tutto ciò premesso Si interroga l’Assessore regionale Gianluca Gallo, competente in materia di pesca e di risorse ittiche,
Per sapere:
– quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell’immediatezza, presso il competente Ministero, al fine di eliminare la sopra descritta incongruenza esistente nel decreto del 06.08.2020 emesso dal Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, con conseguente corretta applicazione del divieto di pesca, di cui al medesimo decreto, alla sola Area marittima prospiciente Amantea e non anche al Golfo di Sant’Eufemia.
27/01/2025
R. MAMMOLITI