MAMMOLITI: LA CHIUSURA DEL BANCO ALIMENTARE CHIAMA IN CAUSA LA POLITICA: DIAMODIGNITÀ E UN REDDITO A CHI E’ IN DIFFICOLTA’

È deplorevole vedere le immagini delle persone povere costrette a fare la fila per avere del cibo dopo la chiusura del banco alimentare Calabria. Immagini che chiamano ancora una volta la politica a intervenire per risolvere il problema con interventi strutturali.

E se è encomiabile l’attività caritatevole di volontari e associazioni varie che devono essere messe nelle condizioni di potere operare, bisogna denunciare, ancora una volta, l’assenza della Regione nell’affrontare questa problematica considerato che la nostra regione è la più povera d’Europa.

Bisogna affrontare questa diffusa condizione di vulnerabilità economica e sociale attraverso la presa in carico delle persone con un approccio multidisciplinare.

Bisogna dare Dignità alle persone e un reddito per evitare di fare la fila e inserirli in un percorso di politica attiva del lavoro.

La proposta di legge sulla istituzione del Reddito di Dignità in Calabria che prevede l’erogazione di un sussidio di 500€ mensili è una risposta assai più dignitosa e appropriata.

Attualmente la legge è in discussione presso la commissione competente (terza) e molti sindaci e amministratori, forze sociali hanno chiesto di essere auditi.

Sarebbe un bel grande segnale se anche la Chiesa calabrese assumesse, come ha fatto per altre importanti problematiche, una posizione a favore della istituzione di un Reddito di Dignità alle persone povere che in Calabria aumentano considerevolmente.

Auspico una valutazione attenta e responsabile da parte del Governo regionale difronte a tale difficile e drammatica realtà.

La politica e le istituzioni non si possono girare dall’altra parte e come ha ribadito Papa Francesco durante VIII giornata mondiale dei poveri“non dimentichiamoci dei poveri”.

Consigliere regionale

RaffaeleMammoliti

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