Scontro sul Def in Commissione Bilancio, Mammoliti (Pd): «Manca una strategia complessiva»

La riunione odierna della Commissione Bilancio ha confermato come il Governo regionale continui a orientare scelte e strategie di politiche economica, sociale e ambientale senza dare risposte alla drammatica situazione esistente e, tra l’altro, non adeguate ai profondi cambiamenti in atto dal punto di vista delle transizioni climatiche, energetiche e ambientali.

Il centrodestra prosegue adadagiarsi su una gestione appiattita e ordinaria senza avere alcun respiro strategico e un’adeguata visione di sistema. In altre parole, la Regione non compie nessuno sforzo per offrire una reale prospettiva di crescita in grado di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini calabresi. Di fronte a questa situazione, la giunta presta maggiore attenzione all’autoconservazione della politica, portando avanti sia la modifica statutaria che limita la nomina degli assessori esterni, sia quella del previsto consigliere supplente, che non solo non rappresentano certo una priorità per i calabresi, ma addirittura determinano un aumento dei costi della politica.

Tale situazione sarà ulteriormente aggravata da alcune decisioni del governo nazionale inerenti alle risorse destinate alla costruzione del Ponte sullo stretto e ai pesanti tagli previsti dalla legge di bilancio: circa 8 mld nei prossimi cinque anni, che per la nostra regione si traducono in quasi 52 mln di Euro per l’anno 2025.

Per tali ragioni, considero il DEFR e la lettura valutativa che la maggioranza fa su PIL, consumi delle famiglie, occupazione, sanità, zone interne, investimenti, basati su impostazioni che ruotano intorno a una linea di galleggiamento.

Tutto ciò è inammissibile, considerate le cospicue risorse disponibili, PNRR, Fondi Comunitari, Fondi di Coesione, Fondi di sviluppo rurale, che consentirebbero di attivare ben più incisive e concrete azioni di sostegno e rilancio delle attuali condizioni economico produttive e occupazionali sociali della nostra regione.

Occorre inoltre sottolineare che su tale provvedimento, la Regione non ha avvertito alcun bisogno di coinvolgere le Organizzazioni Sociali e le categorie produttive, ANCI e UPI.

Considerato tutto ciò, il mio voto è stato di netta contrarietà e nei prossimi giorni, come gruppo del Pd, promuoveremo un’apposita conferenza stampa per illustrare le idee e le proposte alternative per far riprendere una Calabria fiaccata, in ginocchio e demotivata e con il reddito reale delle famiglie calabresi diminuito del 3,1% che ci rende l’ultima delle regioni italiane per crescita.

Raffaele Mammoliti

Vicepresidente Commissione Bilancio

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