Alecci interroga Occhiuto: «Perché la Film Commission è ancora senza presidente?»

Il consigliere regionale del Pd chiede chiarimenti denunciando i limiti della Fondazione sul piano della trasparenza

«Il recentissimo Rapporto presentato pochi giorni fa a Roma da Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) stima in oltre 12 miliardi di euro i ricavi del Mercato dell’Audiovisivo in Italia nell’ultimo anno. A questi dati molto incoraggianti, secondo i maggiori player del mercato, vanno aggiunte le importanti ricadute sul turismo che le produzioni portano con sé, dando vita negli spettatori alla voglia sempre maggiore di visitare i luoghi protagonisti delle serie e dei film. Come successo per Scicli con la serie del commissario Montalbano e Matera con la serie di Imma Tataranni o, negli ultimi tempi, Macari, i luoghi delle fiction italiane diventano sempre più mete turistiche di culto per tutti gli appassionati telespettatori. Ma mentre questo comparto, come si evidenzia, va avanti e cresce, preoccupa lo “stallo” in cui si trova la Fondazione Calabria Film Commission, che dovrebbe essere il vettore calabrese all’interno di questo mercato e che, invece, non ha ancora un rappresentante legale». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci. Alecci aggiunge: «Secondo quando riportato nei giorni scorsi dall’agenzia AdnKronos, infatti, scaduto il mandato dell’ex Commissario Straordinario, lo stilista lametino Anton Giulio Grande, che ha ricoperto la carica per quasi due anni e mezzo (il primo incarico gli fu conferito ad aprile 2022), l’importante ente di promozione territoriale, turistica e cinematografica risulta nei fatti senza una guida da oltre un mese, nonostante sia scaduta a fine agosto la manifestazione di interesse per l’individuazione del nuovo presidente. Una situazione piuttosto strana, considerando non solo l’importanza e la valenza strategica della Fondazione ma anche in considerazione delle grandi risorse milionarie e degli importanti progetti che la Commission gestisce. Per questo motivo – sostiene il consigliere regionale del Pd – al fine di fare chiarezza sulla situazione, ho depositato un’interrogazione al presidente Roberto Occhiuto chiedendo quando intende nominare un rappresentante legale con pieni poteri. Tale nomina appare, inoltre, fondamentale e non più differibile anche perché, come ho altresì evidenziato in alcuni passaggi della mia interrogazione, è opportuno che la Regione Calabria (socio della Fondazione che è dotata di un Bilancio di oltre 20 milioni di euro) di concerto con il management attivi un nuovo percorso di trasparenza e cominci a pubblicare per intero le centinaia di deliberazioni di pagamento assunte. La qualità delle informazioni riportate nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale risulta, infatti, estremamente insufficiente, soprattutto in termini di completezza dei dati riportati. Non ritengo giusto privare i cittadini del sacrosanto diritto di sapere come vengano impiegati i soldi pubblici, anche al fine di eliminare il sospetto che vi sia qualcosa da nascondere. Ritengo, pertanto, opportuno individuare al più presto la figura più idonea a rappresentare e guidare nei prossimi anni la Fondazione Calabria Film Commission e – conclude – mettere la parola “Fine” a questa tragicomica “fiction”».

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