INTERROGAZIONE n. 267 del 03/10/2024. In merito all’attuazione della Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:

– il Consiglio regionale ha approvato la Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25 recante “Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”;
– all’art. 1 comma 1 della richiamata Legge, la Regione Calabria riconosce il rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il carattere strategico del settore edilizio e dell’impiantistica civile promuovendo la massima diffusione degli strumenti previsti, in ambito nazionale o regionale, per il relativo sostegno;
– la Legge di cui sopra intende far assumere alla Regione Calabria, attraverso gli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate da essa controllate, un ruolo attivo nella gestione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cui all’art. 119 del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, come specificati all’articolo 121, comma 2, lettere da a) ad f);
– l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), consiste in una detrazione del 110% (cd superbonus 110%) delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché all’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. – nello specifico, l’articolo 3 della L.R. 25/2024cprevede che, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, la Regione Calabria disciplini con proprio atto le modalità di attuazione;
CONSIDERATO – che, negli ultimi anni, il superbonus 110% ha rappresentato un’opportunità straordinaria sicuramente per il settore edile, promettendo un significativo rilancio attraverso la riqualificazione energetica degli edifici, ma anche per la rigenerazione del patrimonio edilizio nazionale;
– che, nonostante le buone intenzioni, moltissime aziende si trovano oggi in una situazione critica con milioni di euro di crediti nel cassetto, ma senza liquidità immediata;
– che quanto sopra non solo mette a rischio la sopravvivenza di numerose imprese, ma ha anche ripercussioni dirette sulla vita di proprietari e, soprattutto, di lavoratori che rischiano di pagare, incolpevolmente, un prezzo altissimo. TENUTO CONTO – che, nonostante l’urgenza dei provvedimenti previsti, il dettato della Legge regionale in questione, a distanza di 5 mesi dalla sua pubblicazione, è rimasto del tutto inattuato;
– che sulla questione numerose sono state le sollecitazioni di associazioni di categoria ed organizzazioni sindacali, non ultima quella della FILLEA CGIL la quale, a più riprese, ha chiesto l’adozione delle linee guida al fine di ridurre, nei limiti del possibile, le tante difficoltà di migliaia di lavoratori con retribuzioni arretrate, e delle numerose aziende calabresi in difficoltà. Tutto quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere regionale INTERROGA il Presidente della Giunta regionale

Per sapere:

le ragioni del ritardo accumulato e quali siano i tempi per l’emanazione dei provvedimenti atti a rendere operativa il dettato della Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25.

R. MAMMOLITI

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