“Anche in questo caso, purtroppo, siamo stati facili profeti di quello che sarebbe successo e siamo stati completamente inascoltati dal governo regionale e dall’Ufficio del Commissario alla sanità Roberto Occhiuto”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca dopo la recente sentenza del Tar che, di fatto, ha bocciato l’operato di Regione Calabria e Struttura Commissariale alla Sanità. La pronuncia dei giudici amministrativi ha accolto il ricorso presentato da quelle cooperative che, dopo trent’anni di gestione del servizio di residenzialità psichiatrica nel territorio reggino, si erano viste escluse dal percorso di accreditamento. Come messo in evidenza anche dai commenti dei soggetti ricorrenti il vizio principale che il Tar ha messo in evidenza nell’operato della Regione è quello dell’eccesso di potere – afferma ancora Muraca –. Avevamo già richiamato l’attenzione dei vertici della sanità calabrese sulla vertenza che si trascina ormai da lungo tempo e che mette a rischio un centinaio di posti di lavori e la tutela del diritto alla salute. Il tema del lavoro e della cura degli operatori del comparto sanitario dovrebbe stare in cima all’agenda politica della struttura commissariale e dell’intera Regione Calabria, mentre ad occuparsi concretamente della vicenda è stato soltanto il Prefetto di Reggio che ha convocato diverse riunioni per provare a trovare soluzioni. Soluzioni che, invece, il sub commissario Esposito ha rincorso per mesi, portandoci a spasso senza un obiettivo preciso, e contraddicendo se stesso in più occasioni”.
“Ci auguriamo, adesso, che dopo la sentenza del Tar – conclude Muraca – si registri un cambio di rotta da parte dell’Ufficio del Commissario e che la vicenda complessiva delle strutture psichiatriche venga finalmente affrontata con altre modalità, riconoscendo il giusto valore all’attività di servizio che gli operatori delle strutture portano avanti con grande abnegazione sul nostro territorio, costituendo un punto di riferimento imprescindibile per il territorio. Chiediamo dunque un immediato confronto in Consiglio regionale sul tema in maniera da capire quali saranno i prossimi step che l’Ufficio del Commissario ha intenzione di percorrere e arrivare ad una risoluzione complessiva e strutturale della vertenza”.