Gravi disfunzioni della Centrale Operativa Emergenza Urgenza (COEUR). INTERROGAZIONE N. 246 DEL 18/07/2024

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:

Il nuovo sistema di gestione centralizzata del soccorso sanitario sul territorio calabrese, varato dal Presidente Occhiuto da circa un anno, mostra, con crescente gravità, man mano che passano i giorni ed i mesi, tutte le sue falle e tutti i suoi limiti e difetti congeniti. A farne le spese sono come al solito sia gli utenti che, anche per un semplice trasferimento da un nosocomio ad un altro sono costretti a vivere delle enormi difficoltà, sia i medici dei Pronto Soccorso che, per portare a compimento il medesimo trasferimento sono tenuti a districarsi in complicati circuiti burocratici che devono esperire contemporaneamente allo svolgimento della loro attività di soccorso e cura degli ammalati. In sintesi: in caso di mancanza di posto letto nel reparto dove il paziente dovrebbe essere ricoverato a seguito dell’intervento dei medici del Pronto Soccorso, si pone il problema della ricerca dell’ospedale che abbia disponibilità di reparto competente e di relativo posto per il ricovero. In base al nuovo sistema di gestione centralizzata del soccorso sanitario, l’anzidetta ricerca deve essere effettuata telefonicamente dal medico del Pronto Soccorso che ha preso in carico il paziente: il medico del Pronto Soccorso dovrà contattare gli altri ospedali calabresi dotati di reparto competente per la cura della patologia di cui è affetto il paziente, fino a quando riuscirà a trovare quell’ospedale che, avendo il posto libero nel reparto richiesto dia la disponibilità al ricovero. Considerato il sovraffollamento degli ospedali calabresi, questa attività di ricerca può durare svariate ore, talvolta anche giorni. Una volta individuato l’ospedale disponibile al ricovero del paziente, inizia una ulteriore trafila burocratica. Infatti, il medico del Pronto Soccorso dovrà contattare, telefonicamente, la Centrale Unica di Risposta di Cosenza per reperire un’ambulanza che trasporti il paziente nell’ospedale dove lo stesso dovrà essere ricoverato. Accade frequentemente che detta Centrale non risponda subito e, quindi, il medico dovrà ritentare più volte fino a quando riuscirà a stabilire un contatto con la Centrale di Cosenza. Stabilito questo contatto, la Centrale di Cosenza chiede al medico di compilare, telematicamente, tutta una serie di moduli, contenenti informazioni dettagliate sul paziente, e di inviarglieli con email. Se l’invio telematico va a buon fine, la Centrale di Cosenza trasmette il tutto alla Centrale di Catanzaro. La Centrale di Catanzaro, una volta esaminato il contenuto dell’email, contatta con i suoi tempi, il medico del Pronto Soccorso e gli indica l’ora e il luogo da dove partirà l’ambulanza nonché l’equipaggiamento medico-sanitario di cui la stessa è dotata. Anche in questo caso può accadere sia che la partenza dell’ambulanza non sia immediata sia che l’ambulanza parte da una postazione lontanissima rispetto al Pronto Soccorso dove deve recarsi per prelevare il paziente o all’ospedale dove il medesimo paziente dovrà essere ricoverato;
accade anche che l’ambulanza non sia medicalizzata e, talvolta, neppure dotata di personale infermieristico. Potrebbe accadere che qualora si dovesse rendere disponibile un’ambulanza di una postazione più vicina al Pronto Soccorso richiedente, non ci sia modo per farla intervenire in quanto occorre attendere l’arrivo dell’ambulanza proveniente dalla postazione più lontana, precedentemente individuata dalla Centrale di Catanzaro, con l’allungamento dei tempi di attesa del paziente in Pronto Soccorso. Se il sistema centralizzato di trasferimento di un paziente da un nosocomio all’altro determina le criticità sopra descritte generando situazioni di forte disagio oltre che altamente rischiose per la salute degli utenti, drammatiche sono le conseguenze della centralizzazione delle richieste d’intervento di emergenza-urgenza mediante servizio di 118: la chiamata al 118 attiva un meccanismo fortemente farraginoso che ritarda notevolmente i tempi di soccorso rispetto ai tempi previsti dai protocolli sanitari con conseguenze che possono essere nefaste per il paziente. Tutto ciò considerato È palese che il nuovo sistema di funzionamento del Dipartimento Emergenza-Urgenza basato su una Centrale Operativa Emergenza Urgenza (COEUR) che prevede un coordinamento centralizzato degli interventi sul territorio calabrese è del tutto inappropriato rispetto alla peculiare geografia fisica e demografica della Regione Calabria. Si rende, pertanto, necessaria una sostanziale rivisitazione di detto sistema al fine di scongiurare, in tempi brevi, possibili risvolti devastanti ed irreversibili nel settore del soccorso sanitario regionale. Si interroga pertanto il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

Per sapere:

quali utili ed urgenti iniziative si intendono adottare nell’immediatezza, al fine di rendere il nuovo sistema di funzionamento del Dipartimento Emergenza-Urgenza più efficiente e rispondente alle reali necessità della popolazione calabrese.

18/07/2024
R. MAMMOLITI

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