Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
Da notizie comparse sulla stampa nella giornata del 13 aprile u.s., si apprende che, per garantire un soccorso in emergenza ad un ciclista caduto accidentalmente lungo una strada di Vibo Marina, ci sono voluti oltre cinquanta minuti. Tanto, infatti, sarebbe stato il tempo impiegato dalla prima ambulanza disponibile, proveniente da Lamezia Terme, per giungere sul luogo dell’incidente a seguito di segnalazione alla Centrale Operativa 118. Il malcapitato, al quale è stato diagnosticato un trauma cranico, una volta prestata la prima assistenza è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Catanzaro dopo una triangolazione” che ha visto coinvolte ben tre distinte aree geografiche (Lamezia Terme, Vibo Marina e Catanzaro) e due Province (Vibo Valentia e Catanzaro). Quanto accaduto evidenzia l’inappropriatezza, rispetto alla peculiare geografia fisica ed umana della Regione Calabria, del nuovo sistema di funzionamento del Dipartimento Emergenza-Urgenza “varato” dal Presidente Occhiuto e basato su una Centrale Operativa Emergenza Urgenza (COEUR) che prevede un coordinamento regionale degli interventi di emergenza-urgenza sul territorio calabrese. L’anzidetto coordinamento regionale mal si addice al territorio calabrese e, in modo particolare, a quello della Provincia di Vibo Valentia dove sono ben note le difficili condizioni dell’assetto viario che rendono complessi i trasporti e le comunicazioni sia all’interno del medesimo territorio provinciale sia verso i più vicini presidi ospedalieri di Lamezia Terme e di Catanzaro. Per assicurare il rispetto dei “tempi tecnici” degli interventi di emergenza-urgenza (il 118 dovrebbe intervenire in 8 minuti in area urbana e in 20 minuti in area extra-urbana) anche in quei territori che presentano peculiari caratteristiche geografiche, urbane e socio-economiche (ed è il caso di Vibo Marina, cittadina marittima, portuale, industriale e turistica con circa diecimila abitanti, importante snodo stradale e ferroviario ed unica area provinciale che possiede due piani di emergenza per la presenza di considerevoli depositi costieri di idrocarburi), è necessario creare, in detti territori, apposite postazioni fisse di 118, così da consentire una immediata fruizione del servizio di assistenza sanitaria urgente. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,
Per sapere:
Quali utili ed urgenti iniziative si intende adottare, nell’immediatezza, al fine di scongiurare il ripetersi del grave disservizio di assistenza sanitaria descritto in premessa.
R. MAMMOLITI