I commenti sulle ennesime aggressioni degli operatori sanitari che si stanno verificando nel territorio vibonese destano profonda preoccupazione e grande amarezza.
Purtroppo lo stato di paura permanente, le preoccupazioni e le disfunzioni organizzative persistenti si scaricano su operatori e cittadini. Tale situazione denota chiaramente come il governo dell’Asp di Vibo e del presidio ospedaliero non rientri tra le priorità di coloro che possiedono ruoli di responsabilità e di governo. Infatti, dopo le numerose aggressioni subite non è ancora chiaro quali siano stati i provvedimenti assunti da chi è tenuto a garantire l’incolumità e la sicurezza degli operatori nei luoghi di lavoro.
È del tutto evidente, dunque, come la tenuta del sistema sanitario pubblico sia irrimediabilmente compromessa nell’indifferenza generale. Nessuna proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori forse sfiduciati e rassegnati; nessun provvedimento concreto del management dell’Asp a guida part-time; nessuna conferenza dei sindaci convocata per affrontare tali criticità; nessun tentativo del governo regionale e del Commissario, teso a porvi rimedio.
Sono convinto che non sia affatto tollerabile questa drammatica situazione poiché compromette l’esigibilità del diritto alla salute e l’incolumità fisica del personale sanitario.
Presenterò un’istanza al Ministero della salute, al Commissario alla sanità della Calabria e per conoscenza al Sig. Prefetto al fine di denunciare energicamente la drammatica situazione persistente e sollecitare azioni immediate. Chiederemo inoltre di incontrare nei prossimi giorni le OOSS e valuteremo le iniziative da mettere in campo con immediatezza come gruppo Pd del consiglio regionale. Continuerò naturalmente a denunciare in tutte le sedi competenti questo sfascio, così come ho fatto negli ultimi anni.
Raffaele Mammoliti