Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
la Ferrovia Silana, che collega Cosenza a San Giovanni in Fiore, è una linea ferroviaria a scartamento ridotto di 950mm che attraversa borghi ricchissimi di storia e tradizioni. Si sviluppa nel cuore del Parco Nazionale della Sila e rappresenta uno dei massimi esempi ancora esistenti di ingegneria ferroviaria in Italia. La linea raggiunge il suo picco a San Nicola Silvana Mansio, tetto ferroviario d’Italia, la più alta stazione del nostro Paese in esercizio, con i suoi 1.406 metri di altezza;
la Ferrovia Silana è rimasta interrotta nel 2011 ed è stata riaperta al traffico turistico, anche grazie all’impegno dell’Associazione Ferrovie della Calabria, solo nel 2016 e limitatamente alla tratta da Moccone a San Nicola Silvana Mansio con il “Treno della Sila”, iniziativa turistica di grande successo che circola praticamente tutto l’anno;
il Treno della Sila è composto da una locomotiva a vapore FCL 353, costruita nel 1925 dalla società August Borsig di Berlino e da una serie di carrozze completamente in legno perfettamente restaurate, che fanno parte di un lotto di veicoli costruiti a inizio novecento dalla società milanese Carminati & Toselli. Nei primi anni del servizio, prima dell’immissione in servizio della locomotiva a vapore FCL 353, è stato utilizzato il locomotore diesel FC LM4, che ha continuato occasionalmente a garantire le corse quando la locomotiva a vapore ha avuto bisogno di manutenzione. Considerato che: la legge 9 agosto 2017, n. 128 recante: “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”, ha classificato, all’articolo 2, comma 2, la linea ferroviaria Cosenza – San Giovanni in Fiore come tratta ferroviaria ad uso turistico, riconoscendone, per tale via, il rilevante pregio culturale, paesaggistico e turistico. Tale classificazione è stata poi ribadita dal Decreto interministeriale del 17 maggio 2022, che, in attuazione della Legge 128/2017, tutela 26 linee ferroviarie locali, e tra queste la Ferrovia Silana, a scopo turistico. Queste tratte ferroviarie potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano complementare al PNRR. Tenuto conto che: nel 2017 è stato previsto un finanziamento per il ripristino dell’intera ferrovia storica della Sila, attraverso i fondi Por, nell’ottica di un rilancio turistico della Sila;
con delibera n. 148 del 4 aprile 2023, la Giunta regionale, rideterminando le destinazioni nell’ambito della dotazione finanziaria dell’Asse 6 Programma “Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale” ha rimodulato la cifra di 685.000 euro destinata ad iniziative relative al ripristino della funzionalità della Linea Pedace – San Giovanni in Fiore di cui all’Azione 6.8.3 “Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche” del POC 2014/2020, spostandola sul potenziamento della Seggiovia Puntone Scirocco del comprensorio sciistico di Gambarie, su proposta del Comune di Santo Stefano in Aspromonte;
il 20 ottobre 2023 il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici, rispondendo alla interrogazione n. 174 presentata dall’interrogante in data 29 marzo 2023, nella quale si chiedevano chiarimenti sui finanziamenti e sui tempi di ripristino e completamento dell’intera tratta della Ferrovia Silana, da Pedace a San Giovanni in Fiore, specificava che la Giunta regionale il 13 ottobre 2023 “ha deliberato le originarie dotazioni finanziarie, ma ha anche incrementato l’importo, assegnando uno stanziamento complessivo di € 2.545.000,00. La tempistica di esecuzioni dei lavori, attualmente in corso, vede il completamento dell’intervento entro l’anno 2024”;
le ferrovie turistiche e i treni storici rappresentano un’offerta di turismo che permette di immergersi nella storia, una nuova forma di turismo con effetti positivi sull’indotto dei territori da esse attraversate, in termini di promozione dei centri di interesse culturale, naturalistico ed enogastronomico e di opportunità di promozione e vendita di prodotti tipici;
Preso atto che: dal 4 febbraio 2024, data di effettuazione dell’ultima corsa, il servizio del Treno della Sila risulta sospeso, senza alcuna specifica sulla motivazione alla base di questo provvedimento;
solo il 13 febbraio Ferrovie della Calabria, in una nota, ha spiegato che la sospensione è temporanea, a causa della manutenzione ordinaria del locomotore a vapore FCL 353. Manutenzione che si è già resa necessaria anche a novembre 2023, senza però che questo abbia comportato la sospensione del servizio, avendo usato come sostituto il locomotore Diesel FC LM4. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
- che iniziative intende assumere la Regione Calabria per riattivare il servizio del Treno della Sila attualmente sospeso;
- un cronoprogramma dei lavori di ripristino dell’infrastruttura della Ferrovia Silana da Pedace a San Giovanni in Fiore, considerato che la fine degli stessi è prevista dal Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici entro il 2024.
D. TAVERNISE, D. BEVACQUA