Quale futuro per il Corap? La proposta del consigliere Mammoliti (Pd): “Sia trasformato in una nuova Agenzia regionale”

Primo firmatario il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, iniziativa condivisa dall’intero gruppo consiliare democrat che questa mattina, nel corso di una conferesta stampa nella sede regionale del partito a Lamezia Terme, ha presentato la proposta di legge rubricata “Riordino delle norme in materia di politica industriale, attività produttive, sviluppo economico e istituzione Agenzia regionale sviluppo industriale”, che si pone come obiettivo «il rilancio delle politiche industriali e delle attività economiche e produttive in Calabria attraverso la trasformazione del Corap in una nuova Agenzia regionale».

Una proposta – ha spiegato Mammoliti – che «non arriva a freddo, nei mesi scorsi – ha aggiunto il consigliere regionale del Pd – avevo già presentato una interrogazione alla Giunta in merito alla vicenda del Corap, che è in liquidazione coatta. Mi è stato risposto che si stavano interessando non solo dal punto di vista del personale ma anche per dare una nuova funzione a una nuova agenzia. Io nel frattempo ho esercitato il mio ruolo di azione legislativa presentando questa proposta che prevede tre aspetti importantissimi. Il primo è quello dell’effettiva valorizzazione del know how, delle esperienze e delle competenze maturate in questi anni e che possono dare un notevolissimo contributo alle politiche di sviluppo della regione, il secondo è la trasformazione del Corap in questa nuova agenzia che dovrebbe consentire alla Regione di riassorbire le funzioni delle politiche industriali con una capacità di programmazione sulle attività produttive e sullo sviluppo economico della regione. Il terzo – ha spiegato ancora Mammoliti – è il coinvolgimento dei Comuni, perché finora gli enti nei quali ricadono aree industriali non sono mai stati coinvolti mentre invece nella nostra proposta hanno un ruolo fattivo. Quindi, interagire insieme per politiche industriali che possano aiutare a rendere le nostre aree industriali più attrattive e competitive anche alla luce dell’orientamento del governo nazionale sulla Zes unica del Mezzogiorno».

Poi una riflessione prettamente politica: «Rispetto ai provvedimenti sui quali il governo regionale ha chiesto una interlocuzione c’è stata un confronto positivo, positiva, tanto è vero che a esempio per la legge sulle politiche attive del lavoro abbiamo presentato emendamenti sia in commissione, e sono stati approvati, sia in consiglio regionale, con lo stesso esito. Ma spesso – ha tuonato – l’opposizione viene trattata in maniera ingenerosa: sui Consorzi di bonifica, ad esempio, non solo non c’è stato il nostro coinvolgimento ma non c’è stato nemmeno l’esame abbinato, che era obbligatorio. Quindi non è vero che il Pd si chiude in un’opposizione sterile, il Pd si apre a una opposizione e a una interlocuzione positiva».

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