Il Consiglio Regionale,
Premesso che:
- come dettato dalla Legge Regionale 27/85 ogni anno la Regione Calabria deve erogare ai Comuni i fondi utili a predisporre, tra le altre cose, all’interno degli istituti scolastici il servizio di Assistenza Specialistica, riservato a bambini e ragazzi con disabilità svolto da personale debitamente formato;
- si tratta di figure professionali che hanno il compito di “sviluppare relazioni efficaci entro il contesto scolastico e formativo, in un’ottica non assistenzialistica (…) ma rivolta allo sviluppo di competenze dell’alunno e di tutti coloro che sono implicati nei processi scolastici per l’integrazione”;
- nelle scuole tali assistenti operano di concerto con gli educatori e il personale di sostegno e supportano gli studenti nel superamento degli ostacoli che potrebbero influire negativamente sull’apprendimento, aiutandoli ad imparare sempre di più e con maggiore facilità;
- si tratta di un ruolo importante che può risultare decisivo nella crescita della motivazione di chi purtroppo ogni giorno si trova a dover “lottare” per ottenere quei risultati che per altri sono semplici azioni quotidiane;
- questi aiuti risultano fondamentali per gli alunni e le loro famiglie. Considerato che: – ogni annualmente i fondi stanziati per il diritto allo studio vengono trasferiti ad anno scolastico già avviato, creando notevoli disagi per alunni e famiglie, a causa dei ritardi con cui la Direzione Regionale INPS trasmette i dati relativi al numero di studenti avente diritto;
- nell’anno scolastico 2022/23 la Regione Calabria ha deliberato, tra fondi ordinari e fondi aggiuntivi, lo stanziamento di 5,6 milioni di euro da erogare ai comuni e alle province calabresi per le seguenti attività: assistenza specialistica, ausili didattici ed attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, contributi sui buoni pasto relativi al servizio mensa, contributi per le spese per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti), trasporto scolastico attività scolastiche in ospedale, istruzione domiciliare.
Impegna la Giunta regionale - ad anticipare ai comuni e alle provincie, prima dell’avvio dell’anno scolastico 2023/24 almeno il 30% dei fondi previsti su base proporzionale in base allo storico dell’anno precedente, in attesa dei dati comunicati della Direzione Regionale INPS con i quali completare il riparto definitivo dei fondi del Diritto allo Studio, potendo così assicurare l’Assistenza Specialistica sin dai primi giorni di scuola.
E. ALECCI