Si abbia il coraggio di restituire la parola ai cittadini oppure si dica chiaramente chi sarebbero i consiglieri regionali che non consentono al Presidente Occhiuto di portare avanti la sua azione di governo. Di certo non è consentito piegare il funzionamento delle istituzioni democratiche alla mera logica di maggioranza.
È gravissimo quello che è avvenuto ieri durante la seduta della sesta Commissione consiliare che aveva all’ordine del giorno la proposta di legge riguardante la riforma dei Consorzi di bonifica presentata dalla Giunta regionale. Sullo stesso tema il gruppo del Pd aveva presentato una proposta una proposta di legge in data 23 Maggio 2023 che, inspiegabilmente, non è stata mai calendarizzata. In ogni caso, in base al regolamento interno del Consiglio (art. 69), si sarebbe dovuto procedere all’esame abbinato.
Inoltre occorre rilevare l’irritualità verificatasi nella pur positiva e legittima audizione dei diversi attori ad un orario però successivo rispetto al termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, fissata per le ore 11.
Tale atteggiamento – che stigmatizzo – è in linea con molti altri provvedimenti e/o passaggi legislativi che si sono consumati a volte senza il passaggio dalle apposite Commissioni e spesso senza il coinvolgimento democratico dei diversi attori. Penso alla Multiutility, ad Azienda Zero, Sacal, incendi boschivi e depurazione, mentre per altri provvedimenti come quelli riguardanti il gioco d’azzardo o il consigliere supplente, i consiglieri di maggioranza sono stati costretti a figure barbine.
E’ un modo di procedere lesivo del ruolo del Consiglio e delle Commissioni e irrispettoso per gli stessi elettori calabresi. Occorre da subito ripristinare e garantire il pieno rispetto del funzionamento degli organi istituzionali.
Auspico pertanto la giusta attenzione e interessamento del Presidente del Consiglio, sperando che i consiglieri di maggioranza manifestino un vero sussulto di dignità, perché nel passaggio della seduta del Consiglio convocata per il 3 agosto che discuterà della riforma dei Consorzi, è in gioco il ruolo e la funzione di tutti i consiglieri regionali della Calabria.