«Per la seconda volta nell’arco di un mese il Pd insieme al gruppo regionale del partito ha fatto tappa a Longobucco, epicentro dell’isolamento dei comuni di montagna e simbolo di una Calabria che non può e non deve scomparire. Insieme a segretari ed amministratori del territorio il Pd ha reiterato con i fatti la solidarietà e l’impegno nei confronti di una comunità ferita e spaventata per l’isolamento in cui si ritrova per il crollo del ponte Sila-mare avvenuto 3 mesi fa».
Così, in una nota congiunta , il Pd calabrese e il gruppo regionale.
«Alla presenza dell’onorevole Marco Simiani, capogruppo Pd nella commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera – prosegue la nota -abbiamo discusso della situazione emergenziale che interessa Longobucco e coinvolge i cittadini. L’occasione però è stata anche buona per rilanciare il tema della mobilità che interessa tutto il territorio calabrese focalizzando il dibattito sulla statale 106 e l’elettrificazione della linea ionica».
Il dibattito introdotto da Rosi Murrone del circolo locale ha registrato gli interventi della presidente del comitato civico longobucchese Maria Teresa Bisogno, del segretario Pd di Cariati Peppino Cufari, della capogruppo del Pd di Mirto Crosia Maria Teresa Aiello, del segretario cittadino di Corigliano Rossano Franco Madeo. Tutti gli interventi hanno evidenziato le difficolta che vive la fascia ionica cosentina soprattutto in relazione ai temi legati alla mobilità e al diritto alla salute.
Il capogruppo del Pd, in consiglio regionale, nativo di Longobucco, nel corso del suo intervento ha rimarcato l’impegno del partito ad ogni livello manifestatosi attraverso la presentazione di mozioni, interpellanze e interrogazioni poste al governo anche tramite il question-time in Consiglio regionale e nei due rami del Parlamento al fine di sollecitare e ottenere risposte certe per come poi avvenuto con i 9 milioni di euro annunciati dal ministro Salvini.
Il vicepresidente del consiglio regionale, Franco Iacucci, da parte sua si è soffermato sui rischi che correrebbe la Calabria se dovesse essere approvata l’ autonomia differenziata che determinerebbe la fine dell’unita del Paese e renderebbe sempre più difficile agganciare il Nord al Sud dell’Italia in termini di diritti essenziali, compresa l’istruzione ovviamente.
L’onorevole Simiani, con il suo intervento, ha rimarcato l’impegno complessivo del partito nazionale sulla vicenda del ponte Sila-mare affermando anche che è stato assunto come occasione simbolica per rendere tangibile il nuovo corso del Pd, partito solidale e attento ai territori e ai loro bisogni. A tal fine ha annunciato la presentazione di un emendamento, alla prima occasione utile, per ottenere l’importo necessario per completare i lavori dalle strada Longobucco mare.
Simiani ha affermato che la Calabria è «una regione che ha una percentuale elevatissima di Comuni situati nelle aree interne, i cui cittadini non possono godere di quei diritti esercitati invece da chi, semplicemente, vive in aree urbane. La distanza, in questi casi, rappresenta la prima forma di disuguaglianza. Abbiamo il dovere di continuare a discutere di mobilità per creare le infrastrutture necessarie ad una ottimale qualità della vita. Nelle stagioni di governo del centrosinistra, nazionale e regionale, l’impegno del Pd non è mai mancato sul tema, a partire dall’elettrificazione della linea ionica, dall’alta velocita e anche con i tre miliardi stanziati per la statale ionica dei quali, incomprensibilmente, si vanta il ministro Salvini».