Il Consiglio Regionale,
Premesso che:
- i siti di interesse nazionale (SIN) sono aree contaminate molto estese classificate come pericolose dallo Stato e necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari;
- i SIN sono stati definiti dal decreto legislativo n. 22 del 1997 e dal decreto ministeriale n. 471 del 1999, ripresi poi dal decreto legislativo n. 152 del 2006, art. 252, che stabilisce che essi sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alla quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini sanitari ed ecologici, nonché di pregiudizio per i beni culturali e ambientali;
- il sito di interesse nazionale “Crotone-Cassano-Cerchiara” è stato incluso nell’elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale dal DM numero 468/2001 e con DM 26 novembre 2002 è stata individuata la perimetrazione ai sensi dell’articolo 1 comma 4 della legge 426/1998;
- il 29 settembre 2017, presso il Ministero dell’Ambiente, si è svolta la conferenza dei servizi al fine di esaminare la proposta della Regione Calabria sulla ridefinizione del perimetro del sito di bonifica;
- con decreto 9 novembre 2017 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stato ridefinito il perimetro;
- l’area perimetrata a terra ricadente all’interno del Comune di Crotone è pari a circa 834 Ha e quella perimetrata a mare è pari a circa 1448 Ha;
- è stata prevista la bonifica dell’area industriale in questione riconosciuta anche da una sentenza del Tribunale di Milano passata in giudicato che ha condannato ENI al pagamento della somma di 72 milioni di euro, già versata al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per il danno ambientale provocato al sopracitato Sin;
- nel 2019 venne stipulato il Progetto operativo di bonifica (POB) Fase 2 che prevedeva, da parte di ENI, l’asporto ed il trasferimento, fuori dalla Regione Calabria, di tutti i rifiuti della bonifica pericolosi per la salute pubblica;
- nonostante tale accordo, ENI proponeva, invece, in un secondo momento, di «tombare» parte del sito industriale trasferendo il resto a distanza di pochi chilometri, ovvero in una discarica privata detta Columbra, adiacente tre zone abitate: il centro della Città di Crotone, il quartiere conosciuto come Papanice, il Comune di Cutro;
- il Ministero interrogato ha convocato una Conferenza dei servizi per il 9 febbraio 2023 avente ad oggetto «Variante al POB fase 2 -realizzazione di una discarica di scopo per rifiuti TENORM con amianto derivante dalle operazioni di bonifica della discarica ex Fosfotec “Farina-Trappeto” all’interno del sito ENI Rewind di Crotone»;
- a questa conferenza le istituzioni locali (Regione, Comune e Provincia di Crotone) e gli enti tecnici hanno confermato il deliberato preso con la conferenza dei servizi decisoria e cioè che i rifiuti debbano essere trasportati fuori dal territorio regionale;
- ENI ha contestato il verbale di diniego alla modifica dell’intervento già deliberato. Considerato che: – l’obiettivo dello studio Sentieri (promosso dall’Istituto Superiore di Sanità di concerto con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Ambiente) è la rilevazione sistematica e longitudinale dei dati di mortalità e ospedalizzazione, e più’ recentemente anche delle anomalie congenite (AC) delle popolazioni residenti nei siti di interesse per le bonifiche;
- le principali contaminazioni rilevate nell’ambito del Sin calabrese di Crotone Cassano e Cerchiara sono da metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo, zinco e non, composti inorganici, composti organici dei vari natura, ivi inclusi gli alifatici clorati, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di lavorazione ad elevato contenuto di radioattività;
- sono stati osservati eccessi di rischio in entrambi i generi per la mortalità generale e per tutti i tumori maligni in Crotone;
- in particolare su Crotone la mortalità per cause con evidenza a priori di associazione con le fonti di esposizione ambientale risulta in eccesso per il tumore epatico e nei soli maschi un eccesso di tumori allo stomaco, linfomi e tumore della vescica e nelle femmine tumore della mammella;
- eccessi di rischio per la mortalità in generale e per le malattie del sistema cardiocircolatorio e per tumori nei soli maschi, sono stati osservati in Cassano e Cerchiara;
- in Cassano e Cerchiara è riportata la mortalità per cause con evidenza a priori di associazione con le fonti di esposizione ambientale in eccesso per il tumore epatico in entrambi i generi;
- tutti i tumori in età giovanile dai 0 ai 29 anni nei due comuni di Cerchiara e Cassano provocano un eccesso di ricoveri;
- l’eccesso di mortalità tumorale si osserva da un lungo periodo (Sentieri 2011 e studi ivi citati) ed i valori di mortalità e ospedalizzazione mostrano un rischio superiore all’atteso per tumori epatici in entrambi i generi, tumore mammario femminile e neoplasia vescicale e linfomi non Hodgkin nei maschi;
- gli eccessi dei tumori procedono di pari passo alle ospedalizzazioni – nell’ambito del wp5 epidemiologia molecolare del progetto CISAS al fine di valutare fra inquinanti ambientali e salute umana, lo studio sui bambini appena nati ha stabilito che i fattori inquinanti influenzano la crescita, ma anche lo sviluppo del feto;
Tenuto conto che: – i Comuni di Cassano allo Ionio e Cerchiara hanno un alto livello dell’indice di deprivazione socio-economica (fonte Sentieri, 2023) mentre il Comune di Crotone ha un livello di deprivazione intermedio; - il 61,1% degli abitanti del sito risiede nelle sezioni di censimento ad alto livello di deprivazione – il tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale un aumento pari al +6.7% nei maschi e +10.8% nelle femmine. Preso atto che: – in Calabria, ad oggi, il problema del Sin di Crotone non è mai stato risolto;
- numerosi Commissari si sono succeduti senza trovare una soluzione;
- lo stato delle cose secondo numerosi studi comporta gravi rischi per la salute e per l’ambiente dei cittadini dei Comuni di Crotone – Cassano – Cerchiara;
- l’interesse ambientale è interesse sensibile tutelato dalla costituzione e della legislazione comunitaria. Tutto ciò premesso e considerato
Impegna la Giunta regionale
il Presidente della Giunta regionale 1) a coordinare l’insieme delle istituzioni calabresi tese a contrastare anche in sede giudiziaria il tentativo dell’ENI di stravolgere il deliberato della conferenza di Servizi;
2) a sostenere in sede governativa e nello specifico tramite il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico le ragioni delle istituzioni calabresi;
3) a sollecitare il Governo alla nomina del Commissario del Sin Calabria.
D. BEVACQUA, A. BRUNI, M. COMITO, G. CRINO’, F. DE NISI, G. GELARDI, G. GRAZIANO, F. LAGHI, A. LO SCHIAVO, G. NERI, D. TAVERNISE