La riforma dei Consorzi di bonifica della Calabria è stata al centro di una giornata di confronto tra il gruppo del Pd in Consiglio regionale e i rappresentanti delle Associazioni di categoria e dell’Anbi che ha avuto luogo nei locali della sede regionale del partito di Lamezia Terme.
Il focus sui Consorzi è stato voluto dal capogruppo Mimmo Bevacqua dopo la proposta di riforma elaborata dal centrodestra che prevede la creazione di un Consorzio unico.
Il Pd, per provare ad arginare una legge alla quale la maggioranza sta lavorando senza alcuna concertazione e che presenta fortissime criticità e anche qualche profilo di illegittimità costituzionale, aveva depositato negli scorsi giorni una propria proposta di legge che, fin qui, è stata ignorata dal governo regionale.
All’incontro di Lamezia hanno preso parte, oltre ai consiglieri regionali del Pd (Bevacqua, Iacucci, Bruni, Billari e Mammoliti), il presidente e il direttore dell’Anbi (Rocco Leonetti e Antonio Rotella), il presidente di Coldiretti Franco Aceto, il presidente della Cia Nicodemo Podella, il direttore di Confagricoltura Angelo Politi, il presidente di Confcooperative Camillo Nola e il presidente di Copagri Francesco Macrì.
L’articolata discussione che ha ripercorso la lunga e tormentata storia dei Consorzi calabresi ha messo in rilievo tutte le criticità di sistema da affrontare, a partire dal reperimento di risorse adeguate allo svolgimento dei compiti dei Consorzi, e la centralità del loro ruolo per lo sviluppo della Regione. La manutenzione del territorio, l’assistenza agli agricoltori, la prevenzione del dissesto idrogeologico sono più che mai fondamentali per una Regione fragile come la Calabria e proprio nel momento in cui i cambiamenti climatici rappresentano una sfida assai temibile.
La realizzazione di un Consorzio unico non convince i rappresentanti del settore, perché va a mettere in atto un processo di centralizzazione che non ha motivo di esistere anche in considerazione dell’estensione del territorio in gestione ai Consorzi e alle diversità dei comprensori da gestire.
L’Anbi e le Associazioni di categoria hanno annunciato di essere al lavoro per la predisposizione di una propria proposta di legge e hanno chiesto tempo per arrivare ad un progetto unitario che sia il più condiviso possibile.
I consiglieri del Pd hanno preso atto della richiesta e comunicato che la proposta di legge presentata è da considerarsi un testo aperto ad ogni più utile modifica.
«Siamo convinti che la concertazione e la condivisione – ha detto Mimmo Bevacqua – debbano essere al centro di riforme che non possono avere colore politico in quanto fondamentali per lo sviluppo della Calabria e per la stessa vita dei cittadini che rappresentiamo. Per questo continueremo ad opporci al metodo fin qui utilizzato dal governo Occhiuto che procede a colpi di maggioranza e senza nessuna interlocuzione con i rappresentanti interessati dalle leggi cui si mette mano. L’incontro odierno sarà il primo di una lunga serie per arrivare ad una proposta condivisa e per mettere il centrodestra davanti alle proprie responsabilità. Non si può pensare di proseguire ignorando proposte, critiche e suggerimenti che arrivano dagli stessi soggetti che dovranno poi concretamente applicare le riforme di cui discutiamo».
La giornata si è poi conclusa con una conferenza stampa durante la quale i consiglieri del Pd hanno illustrato ai cronisti sia la proposta di legge depositata che gli esiti dell’incontro che l’ha preceduta.