L’emergenza che si è venuta a creare con il crollo del ponte di Longobucco continua ad essere al centro dell’attenzione dei rappresentanti della Comunità e del Pd che si sta muovendo, ad ogni livello, per ottenere immediati interventi.
L’incontro che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha organizzato a Roma con i sindaci dei Comuni interessati, però, segna l’avvio di un percorso che non pare idoneo a raggiungere l’obiettivo e mette in evidenza, ancora una volta, l’assenza di ogni forma di interlocuzione, programmazione e condivisione dei percorsi da intraprendere.
«Non consideriamo negativo l’incontro che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha convocato, a Roma, con i sindaci (ma non tutti) dei Comuni colpiti dal crollo del ponte di Longobucco e confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare e a creare sinergie – afferma il Pd regionale e nazionale insieme al gruppo regionale – riteniamo, però, sbagliate le modalità con le quali il governo sta agendo».
«Inoltre – prosegue la nota – desta sconcerto che il ministro Salvini abbia dato mandato a un alto dirigente dell’Anas di gestire in prima persona l’emergenza, affidandogli l’incarico di recarsi sul luogo per verificare e quantificare i danni. Ricordiamo al ministro che esiste già un Ufficio regionale Anas competente per materia che ha già nel cassetto, da lungo tempo, uno stanziamento di 20 milioni per la progettazione dei lavori del quinto lotto della Sila-Mare, già finanziato nel 2018 e che ora pare destinato all’elevazione del ponte di Caloveto. Cosi come esistono 2 ipotesi progettuali per il collegamento alla statale 106 sempre elaborare dall’Anas con costi differenti in base alla soluzione scelta. Una progettazione di cui si sono perse le tracce e che basterebbe recuperare per definire un preciso cronoprogramma certo. Inoltre – conclude la nota del Pd – piuttosto che annunciare, sempre attraverso la solita politica dei vuoti spot propagandistici, verifiche e commissari, il Ministro avrebbe dovuto già procedere a stanziare i fondi necessari alla ricostruzione, magari inserendo l’intervento in un decreto straordinario. Servono risposte concrete sia da punto di vista delle responsabilità in ordine al crollo, e da questo punto di vista confidiamo nel lavoro della Procura, ma anche in vista della ricostruzione che deve essere immediatamente finanziata e sulla quale non consentiremo al governo una politica di annunci vuoti, finalizzati soltanto a tenere buona la cittadinanza già provata da lunghissimi anni di isolamento. Il Pd c’è e sarà sempre vicino alle comunità interessate».