«Nella giornata di ieri, subito dopo la conferenza stampa durante la quale è stata annunciata la consegna dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia prevista per mercoledì 17 Maggio, ho incontrato il presidente Occhiuto alla Cittadella. Abbiamo avuto un confronto franco e costruttivo, durante il quale ho espresso apprezzamento per lo sforzo profuso ai vari livelli e nei confronti degli attori istituzionali coinvolti e, nel contempo, ho sollecitato il Presidente-Commissario alla sanità ad essere presente all’atto di consegna per testimoniare l’attenzione, la vigilanza attiva e la determinazione che occorrerà mettere in campo per realizzare nei tempi previsti l’importante infrastruttura considerato che ha ribadito di non voler presenziare per scaramanzia all’ennesima posa della prima pietra. La sua presenza, invece, pur nel pieno rispetto della sua scelta, sarebbe un ottimo segnale di fiducia necessario per recuperare anche a queste latitudini quella indispensabile credibilità delle Istituzioni e della politica fortemente compromessi in oltre 20 anni di attese, rinvii e varie indagini giudiziarie. Naturalmente è stata anche l’occasione per sollecitare sempre maggiore attenzione alle tante criticità della sanità Vibonese che non trovano purtroppo soluzioni appropriate e tempestive nonostante le risorse e gli strumenti disponibili. Per quanto mi riguarda sarò presente Mercoledì 17 per continuare a testimoniare il mio fattivo impegno per una infrastruttura strategica sul versante sanitario e per l’affermazione della legalità in questo territorio. Un impegno profuso in questi mesi incontrando e sollecitando il Presidente Occhiuto, ponendo la problematica all’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni e partecipando ai lavori nella Commissione sanità regionale e per ultimo in ordine di tempo incontrando il neo Prefetto di Vibo Paolo Giovanni Grieco unitamente al Consigliere regionale Antonio Loschiavo. Non bisogna adesso abbassare la guardia e vigilare con l’attenzione necessaria da parte di tutti nell’interesse generale di un territorio in un settore nevralgico e fondamentale per riscrivere il futuro della sanità vibonese e garantire diritti di cittadinanza indispensabili per la crescita civile e democratica e lo sviluppo sostenibile».