Alecci: “Legge su concessione nuove licenze NCC a Ferrovie della Calabria è molto discutibile”

In merito alla proposta di legge presentata oggi in Consiglio Regionale dalla maggioranza, relativa alla concessione a Ferrovie della Calabria di 200 nuove licenze per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente (NCC), durante il mio intervento ho voluto esprimere con forza tutto il mio dissenso. A mio avviso, infatti, questa proposta, poi divenuta legge, presenta molti aspetti discutibili, sotto vari punti di vista. Senza voler entrare in aspetti normativi, che verranno valutati a tempo debito e nelle sedi opportune, ritengo vergognoso presentare una proposta di legge senza alcuna base statistica, senza dati certi a supporto. La relazione non presentava, infatti, né dati relativi al reale flusso turistico in Calabria, né dati sulle licenze attive in questo momento nella nostra regione tra tassisti e NCC. Né mi risulta che qualcuno abbia convocato le categorie interessate, per un confronto sulla reale necessità di concessione di nuove licenze. Sarebbe stato possibile, ad esempio, con una maggiore concertazione, coinvolgere i Comuni, che in passato potevano erogare queste licenze, per procedere ad una serie di avvisi e creare un’offerta laddove fosse realmente presente una domanda, secondo le leggi del libero mercato.

E poi, aspetto ancora più grave, questa nuova legge si configura come un vero e proprio schiaffo nei confronti dei tassisti e degli NCC attualmente attivi in regione, che hanno accolto questa decisione con comprensibile preoccupazione. Padri e madri di famiglia, che aspettano la stagione estiva per guadagnare qualcosa in più, ma di fatto offrono un servizio per 12 mesi all’anno, con grandi sacrifici, passando magari intere giornate senza nessuna o pochissime chiamate. Non mi sembra giusto che ora, proprio nel periodo estivo, la concorrenza provenga addirittura da un ente regionale, con risorse pressochè illimitate, che potrà interrompere o riattivare il servizio senza grossi problemi nei vari periodi dell’anno. Semmai la Regione dovrebbe impegnarsi a incrementare e ottimizzare il trasporto pubblico tra i vari territori, piuttosto che entrare a “gamba tesa” nei confronti di un servizio privato, rischiando di metterlo definitivamente in ginocchio.

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