“Interventi per la valorizzazione dei portali antichi in pietra” – PROPOSTA DI LEGGE

L’elemento caratteristico dei centri storici è il portale in pietra, che rappresenta il componente base e anche nobile di ogni costruzione. Nei secoli trascorsi l’architettura religiosa e nobiliare ha sperimentato l’utilizzo su vasta scala dei portali e degli archi in genere, sia come elementi strutturali e sia come elementi decorativi degli edifici. Il fascino imperituro delle chiese e delle case padronali, abbellite da sapienti scalpellini, conquista le nuove generazioni e sopravvive ai dettami dell’edilizia moderna. Lungo le vie dei borghi della nostra regione si possono ammirare diversi edifici di culto e antiche abitazioni ben conservate o recuperate. Ma l’elemento architettonico che cattura ancora oggi l’attenzione dei visitatori è il portale, sia levigato sia scolpito. Si tratta, inoltre, di un componente singolare dell’architettura popolare perché rappresenta la proiezione della casa sulla strada e, in alcuni casi, della famiglia che vi abita. Un elemento, dunque, che si pone come segno distintivo da preservare. La salvaguardia dell’identità culturale passa, infatti, anche attraverso la salvaguardia architettonica degli elementi urbani imprescindibili dell’identità comunitaria. Non sono infrequenti i casi di asporto di questi portali con conseguente spostamento degli stessi anche fuori regione, pertanto, si rende necessario valorizzare questo patrimonio proteggendolo da trasferimenti arbitrari. Con la proposta di legge, di seguito illustrata, anche in attuazione dell’art. 2, comma 2, lett. s) dello Statuto della Regione Calabria, si intende disciplinare la valorizzazione dei portali che hanno contribuito e contribuiscono all’abbellimento dei nostri centri storici. Il territorio calabrese è zeppo di borghi rappresentativi di portali, ecco alcuni dei borghi calabresi che si contraddistinguono per la presenza di antichi portali in pietra: Davoli (CZ) antico borgo medievale famoso per i suoi portali in pietra lavorata che decorano numerose case del centro storico; Delianuova (RC) borgo noto per i suoi portali in pietra verde tipici dell’architettura locale; Caulonia (RC) questo borgo si distingue per i suoi portali in pietra di tufo, finemente lavorati e decorati con motivi geometrici; Stilo (RC) già noto per la chiesa bizantina denominata “la Cattolica” lo è anche per i numerosi portali in pietra delle case nel centro storico; Fiumefreddo Bruzio (CS) con i portali delle sue chiese e dei suoi palazzi nobiliari. E l’elenco non è certamente esaustivo. I portali antichi della Calabria sono realizzati in diverse tipologie di pietra, tra cui il tufo, il marmo, la pietra di Squillace e la pietra verde di Delianuova. Le lavorazioni usate per la realizzazione di questi portali sono molto raffinate e complesse, con decorazioni scolpite a mano, intagliate e incise con motivi geometrici, floreali e animali. Molti comuni della regione hanno avviato programmi di restauro e di valorizzazione dei loro portali antichi, per conservare e promuovere questo importante patrimonio culturale. Il progetto si prefigge di valorizzare i portali presenti su tutto il territorio regionale, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e fungere anche da attrazione per il turismo storico culturale.

Ernesto Alecci

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