Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
Da notizie di stampa, si apprende che, da alcuni mesi, nell’aeroporto di Lamezia Terme, si verificano gravi disfunzioni nell’espletamento del servizio di assistenza delle persone con ridotta mobilità (PRM). Le persone con ridotta mobilità (indicate con l’acronimo “PRM”) sono tutti quei soggetti che, per ragioni legate a disabilità fisiche e/o mentali e/o all’età, presentano delle limitazioni, più o meno gravi, nelle capacità motorie e che, pertanto, per soddisfarne le specifiche esigenze, necessitano di un’attenzione particolare e di un adattamento del servizio che viene comunemente fornito a tutti i passeggeri.
Più precisamente, la società che gestisce l’aeroporto (nella specie si tratta della SACAL S.p.A. “Società Aeroportuale Calabrese”) deve assicurare, ai passeggeri che presentano una ridotta mobilità, un’assistenza sia nella fase del viaggio che riguarda la partenza sia in quella che riguarda l’arrivo. Nella fase della partenza, il passeggero con ridotta mobilità deve essere accolto, in aerostazione, da personale specializzato che lo assiste durante il check-in, lo accompagna ai controlli di sicurezza e, poi, fino al gate d’imbarco. Nella fase di arrivo, il passeggero con ridotta mobilità deve essere accolto all’atterraggio e, quindi, accompagnato al controllo dei documenti, al ritiro dei bagagli e all’esterno dell’aerostazione fino al mezzo scelto per raggiungere la destinazione desiderata. In entrambe le anzidette fasi del viaggio, possono essere utilizzati, se necessari, strumenti (quali sedie a rotelle e macchinari elevatori) per facilitare la salita e la discesa sull’aereo e dall’aereo nonché il trasporto a terra. L’assistenza sopra descritta è espressamente prevista da specifiche normative nazionali e comunitarie che si ispirano al fondamentale principio della non discriminazione nella elargizione di un servizio al pubblico.
Ebbene, soprattutto sulla stampa locale, compaiono, ormai da alcuni mesi, articoli che denunciano il malfunzionamento del servizio di che trattasi. La causa di detto malfunzionamento andrebbe ricercata nella grave carenza di organico. Il numero degli operatori addetti all’espletamento del servizio sarebbe, cioè, estremamente esiguo e, in ogni caso, insufficiente a soddisfare le molteplici richieste di assistenza. Nei momenti di maggiore afflusso di passeggeri all’aeroporto, pare che la SACAL S.p.A., per sopperire alle carenze di organico, abbia, addirittura, fatto ricorso all’impiego del personale (già, di per sé, numericamente ridotto) in servizio presso la postazione del pronto soccorso aeroportuale che, di conseguenza, sarebbe rimasta, per lungo tempo, sguarnita, nonché all’impiego del personale addetto al servizio di pulizia dello scalo.
L’impiego del personale in servizio presso la postazione del pronto soccorso aeroportuale e di quello addetto al servizio di pulizia dello scalo, oltre ad essere, evidentemente, inopportuno ed inadeguato in quanto prestato da soggetti del tutto privi di una specifica formazione, non avrebbe, in ogni caso, evitato i paventati ritardi che si sarebbero, comunque, verificati accumulandosi sull’intera programmazione dei voli giornalieri.
Tutto quanto sopra premesso, considerato l’approssimarsi delle vacanze natalizie che determineranno un notevole incremento del numero dei passeggeri, considerato, altresì, che la gestione di SACAL S.p.A. è tornata in capo alla Regione Calabria che, direttamente ed indirettamente, possiede e controlla la maggior parte delle azioni dell’anzidetta società, si interroga il Presidente della Giunta regionale ed il competente Assessore,
Per sapere:
- quali utili ed urgenti iniziative intende adottare per eliminare, in tempi brevi, le descritte disfunzioni nel servizio di assistenza dei passeggeri con ridotta mobilità prestato all’interno dell’aeroporto di Lamezia Terme.
R: MAMMOLITI